Riconoscimento della causa di servizio: quali diritti e quali rimedi in caso di diniego?

Cos’è la c.d. “causa di servizio”?

Si parla nell’uso corrente di “causa di servizio” per indicare in modo sintetico quelle ipotesi in cui un militare od un appartenente alle forze di polizia (o comunque un pubblico dipendente) abbia contratto una malattia o sia stato vittima di un infortunio nell’esercizio delle sue funzioni o comunque in ragione delle condizioni e dell’ambiente in cui si trova ad operare: a causa, appunto, del servizio prestato. Peraltro, la causa di servizio può essere riconosciuta anche nel caso di concorso causale, vale a dire anche nelle ipotesi in cui i fattori legati all’espletamento del proprio incarico abbiano concorso con fattori esterni nella determinazione dell’evento lesivo o dell’infermità.

Quali sono i diritti riconosciuti dall’ordinamento in caso di accertamento di una causa di servizio?

Le norme vigenti prevedono che, in caso di accertamento della causa di servizio, l’interessato abbia diritto (in modo alternativo o cumulativo, a seconda dei casi) a:

  •  l’equo indennizzo del danno alla salute riportato, in misura proporzionale al grado di invalidità accertato;
  •  la pensione privilegiata o l’indennità una tantum (versata al momento del congedo);
  •  il riconoscimento dello stato giuridico di “vittima del dovere” (ma solo se il servizio è stato prestato in determinate condizioni);
  •  l’assistenza sanitaria gratuita;
  •  l’assegnazione a mansioni d’ufficio compatibili (in caso di accertamento di inidoneità parziale al servizio);
  •  la pensione privilegiata di reversibilità.

In che modo (ed in quali momenti) possiamo fornirti la necessaria assistenza?

La materia in esame presenta elementi di difficoltà, che, se non affrontati in modo competente, possono portare al disconoscimento della causa di servizio e alla conseguente mancata attribuzione dei benefici di cui sopra, o comunque al loro riconoscimento tardivo e/o solo parziale.

Per evitare spiacevoli inconvenienti, sarà bene dunque affidarsi a chi, dopo anni di studio e di esperienza professionale, è in grado di offrire risposte rapide a tutti i problemi che possono presentarsi sulla strada dell’accertamento della causa di servizio.

Lo Studio Legale Fameli offre assistenza in tutte le fasi, stragiudiziali e (solo eventualmente) giudiziali, del relativo procedimento disciplinato dal d.p.r. n. 461/2001, e in particolare:

  • all’avvio, al momento della presentazione della domanda: in questa fase, si tratterà di verificare (anche per il tramite dei medici legali di cui lo Studio si avvale da anni) lo stato di infermità di cui soffre l’interessato ed il relativo grado di invalidità, e di stabilirne preventivamente l’effettiva dipendenza da causa di servizio, per poi predisporre, in caso di esito positivo dei relativi accertamenti, la domanda tesa al riconoscimento, che sarà esaminata dalle competenti Commissioni Mediche, col parere tecnico del Comitato di Verifica delle Cause di Servizio;
  • nel corso del procedimento: in questa fase, sarà nostra cura superare eventuali intoppi che si siano determinati nell’iter procedimentale, esaminare ed integrare se del caso la documentazione già presentata, sollecitare la p.a. sia in sede stragiudiziale (con la presentazione di diffide), sia eventualmente in sede giudiziale (anche, ricorrendone i presupposti, con la presentazione di domande volte al risarcimento dei danni da ritardo), con lo scopo di ottenere l’emanazione del decreto che deve concludere il procedimento;
  • in caso di diniego (totale o parziale): in questo caso, provvederemo a valutare le motivazioni del diniego e a stabilire se vi siano o meno i presupposti per la presentazione di un ricorso volto a far accertare l’illegittimità del provvedimento negativo e quindi ad annullarlo, così da conseguire il riconoscimento della causa di servizio e dei relativi benefici.

 

avvocato causa di servizio

 

 

 

 

 

 

 

4 thoughts on “Riconoscimento della causa di servizio: quali diritti e quali rimedi in caso di diniego?”

  1. Chiedo fattibilità e costi per la verifica della pensione ex Ipost di mio padre deceduto nel 1993 per causa di servizio (cat.A) e della successiva pensione di reversibilità di mia madre.

  2. Buongiorno mi chiamo Fabrizio Porcari, sono un vigile del fuoco transitato per infortunio riconosciuto dipendente da causa di servizio, con tab A, 7° Cat.
    Il transito nei ruopli Amministrativi del Corpo Nazionale dei vigili del fuoco, con giudizio della CMO di Roma, Permanentemente non idonieo al servizio nei VF. Si parzialmente inidonieo in base al D.lgls. 217 del 13/10/2005, art 134, mutamento di mansioni.
    La domanda che vi chiedo e la seguente:
    Il diritto dell’ordinamento di accertamento della causa di servizio riconosciuta come nel caso che mi riguarda da vicino, che ti permette la permanenza nel ruolo di appartenenza,
    con mansioni compatibile alla mia infermità, tutto ciò non è avvnuto, chiedo con gentilezza come mi devo comportare, perche cosi mi comporta di andare in pensione
    a 67 anni, mentre nel ruolo operativo a 60 anni, quindi volevo sapere se la causa che ciò di servizio riconosciuta mi può aiutare alla permanenzza nel ruolo operativo grazie.

  3. Buona sera. La invitiamo a contattarci telefonicamente, perché, in difetto della relativa documentazione, il suo quesito non risulta comprensibile. La ringrazio. Cordialità

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